Pagine

mercoledì 26 novembre 2014

ELENA SOFIA RICCI: QUEST' ABITO MI STA STRETTO


Elena Sofia Ricci è appena rientrata
a casa carica di buste
della spesa. Il marito Stefano
la aspetta per andare insieme
a fare una commissione. «E
stamattina presto sono andata a parlare
con i professori di mia figlia grande
che quest’anno ha la maturità, poi sono
riuscita a comprare le scarpe e le
calze da ballo per la piccola, e infine
prima del supermercato sono passata
pure dal commercialista» puntualizza
sorridendo (ma neanche tanto).

INTERVISTA

Elena, ma lei non si ferma mai?
«No, avendo scelto di continuare
a lavorare e fare la mamma e la moglie,
cerco di farlo “il meno peggio
possibile”. Negli ultimi giorni ho
concentrato tutto quello che non
sono riuscita a fare nei sette mesi
passati sul set di “Che Dio ci aiuti”:
le riprese sono finite lunedì scorso».


Parla della prossima serie?
«No, di quella in onda. Abbiamo
lavorato con un ritmo al cardiopalma.
Alcune scene sono state
girate due giorni prima che si
vedessero in tv: quasi quasi è
la prima fiction in diretta…».

E ora?
«Mi vedrete nel nuovo film della regista
Angela Farina “Ho ucciso Napoleone”,
con Micaela Ramazzotti e Libero De
Rienzo. Interpreto una cassintegrata
disperata, vedova, spacciatrice di medicinali,
che si fa le canne e non usa il
congiuntivo. Proprio io che sono fissata

con la consecutio temporum...».

Un ruolo opposto a quello di Suor
Angela.
«È la caratteristica della mia carriera:
diversificare. Non sono mai stata
schizzinosa, ho fatto fotoromanzi, radio,
teatro, fiction, cinema. Mi piace

mettermi alla prova».

E a giudicare dagli ascolti straordinari
di «Che Dio ci aiuti 3»,il pubblico la segue sempre.
«Suor Angela è amata perché è moderna
e non bigotta. È una donna toccata
dalla grazia del Signore. Si è fatta
la galera, sbaglia, inciampa, a volte è
scorretta, ma ci è simpatica perché è

mossa dall’amore».

E si avvia alla «beatificazione
televisiva» come Don Matteo?
«Magari! Sa che Terence Hill è nato
il 29 marzo come me? Ogni anno Suor

Angela e Don Matteo si mandano un
sms con gli auguri di buon compleanno,

lo stesso giorno!».

Presto la vedremo nella miniserie
tv «Romeo e Giulietta».
«Interpreto una balia molto fedele
a quella del testo originale, con i
suoi racconti e le sue battute. È la
seconda mamma di Giulietta. La
storia è retrodatata rispetto all’opera
di Shakespeare: è ambientata nel
Medioevo. È stato un lavoro bellissimo

ed emozionante. E freddo…».

In che senso?
«Soffro tremendamente il freddo.
Abbiamo girato in Trentino d’inverno,
con la neve fino alle ginocchia
e dentro castelli non riscaldati. Non
vi dico come ero conciata sotto al
vestito da balia: biancheria termica,
pantaloni da sci, dopo sci con dentro
solette termiche autoriscaldanti. Mi
mancava solo lo skipass! Ormai sono
una professionista dell’antigelo: sui
set invernali mi presento con la mia
valigetta piena di solette termiche.
Ho salvato dall’assideramento anche

Alessandra Mastronardi!».

Elena, che momento della vita
sta vivendo?
«Uno dei più fervidi: mi sento un
vulcano, piena di creatività. Ho ripreso
in mano un soggetto che avevo scritto
dieci anni fa. Sono appassionata di psicologia
e psichiatria e credo di avere
avuto una bella intuizione... ma non
dico altro perché sono scaramantica».

E suor Angela?
«Per la prima volta non voglio chiudere
una fiction dopo la terza serie. Sento che
Suor Angela ha ancora tanto da dire». 

Nessun commento:

Posta un commento