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martedì 25 novembre 2014

FABRIZIO FRIZZI SI PRESTA ALLA NOSTRA "GHIGLIOTTINA"



Cerca le parole del cuore. Fa così Fabrizio Frizzi quando parladel suo matrimonio con la giornalista di Sky Carlotta Mantovan, da  cui ha avuto Stella. E lo fa tra una pausa e l’altra dell’Eredità, il quiz di gran successo di Rai 1 che è tornato a condurre, per la seconda volta, al posto di Carlo Conti, impegnato con la preparazionedel Festival di Sanremo. E le nozze, celebrate il 4 ottobre scorso, Fabrizio le racconta così. «Questo periodoè magnifico. Si è realizzato un sogno. Quando ho visto Carlotta in chiesa, con l’abito da sposa, ho provato emozioni fortissime. Mi mancano le parole per descriverle. E poi, Stella ha portato gli anelli... Il nostro è stato un matrimonio semplice, con gli amici e le famiglie. C’era mio fratello Fabio e credo che i miei genitori mi abbiano guardato da lassù. Io mi sono occupatodel libretto della messa e delle musiche di una piccola orchestra di archi e un’arpa. Ci siamo commossi». 


INTERVISTA

Con Carlotta siete legati da 12 anni,
cos’è cambiato con le nozze?
«Apparentemente niente, ma in realtà
tutto è migliore di prima. C’è un
cambio di marcia, un passo avanti nel

sentirci famiglia».

Anche con un secondo erede?

«Non ci abbiamo pensato».

Come giudica la proposta del bonus
bebè del governo Renzi?
«Mi sembra lodevole, anche verso quei
giovani che hanno più difficoltà a costruire
il futuro. Ho tifato per Renzi,
e per la sua voglia di trovare soluzioni,
per l’idea di mettere in campo una
politica fatta anche di concretezza. E
oggi la fiducia bisogna continuare ad
averla anche se le soluzioni ai problemi

e alla crisi sembrano lontane».

Si sente un supplente all'Eredità?
«Carlo, che è sempre molto attento, dice
che il programma ha due conduzioni.
Nella realtà la mia è una supplenza,
ma io non mi sento un supplente.
Alla Ferrari c’è un secondo pilota, e
guidare in Formula 1, anche se non

si è primo pilota, è un grande onore».

Come se la cava col gioco della
ghigliottina, amato finale
dell'Eredità, dove bisogna trovare
una parola che ne accomuna
cinque?
«A dir la verità, raramente mi è capitato

di indovinare la parola».

Facciamo una nostra ghigliottina:
ci dica cinque parole che le
appartengono e la descrivono.
«La prima è scooter, un mezzo che mi
accompagna da quando avevo 14 anni
e che ora mi aiuta a correre tra gli
impegni con L’eredità e Tale e quale
show, e la preparazione di Telethon, in
onda dal 12 dicembre, e di un nuovo
programma di prima serata previsto
per il 2015. La seconda è pianoforte,
uno strumento che ho ritrovato, anche
dedicando La nuova stella di Broadway,
di Cremonini, a Carlotta e a
Stella. La terza parola è gioco: perché
ho sempre cercato di prendere la vita
con leggerezza e profondità, perché
conduco un game show e ho iniziato
presentando giochi come Tandem e
Luna Park. La quarta è incrocio, termine
che trovo poetico e simbolico,
perché nella mia vita ho incrociato
le persone giuste. Penso a Carlotta
e alle persone che hanno creduto in
me dal punto di vista professionale. A
cominciare da Tullia Brunetto, discografica,
che mi ha segnalato per il Il
barattolo, il mio primo programma, a
Mario Maffucci, capo struttura di Rai
1 che nel 1987 mi ha fatto debuttare
sulla prima rete, a Michele Guardì...
Infine, dico stella: può essere una luce
che illumina il cammino e ora è il
nome di mia figlia, la mia meravigliosa
gioia quotidiana, che oggi è il motore
della mia vita. Stella è la regina delle

parole».


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