martedì 25 novembre 2014
PER AMORE DI AL BANO ho detto di no a Sergio Leone
Sergio Leone mi voleva in C’era una volta in America,nella parte di Deborah da adulta. E dato che non avevo maivisto un suo film, per convincermi, lui organizzò una proiezione privata di C’era una volta il west». Chi l’avrebbemai detto. Romina Power nel 1983 ha sfiorato l’empireo di Hollywood: il ruolo della ragazza che fece innamorareperdutamente Noodles, il protagonista del capolavoro di Leone (e che poi fu affidato a Elizabeth McGovern), poteva essere suo.Un’occasione incredibile, che lei rifiutò per salvaregli equilibri familiari e per non fare ingelosire Al Bano.«Ci pensai parecchio», ci racconta Romina. «Ma poiLeone mi descrisse, scendendo in dettagli, una scena nellaquale avrei dovuto spogliarmi per andare a letto con il personaggio interpretato da Robert De Niro, e nel qualemi toglievo l’imbottitura dal reggiseno. In quel periodo avevo due bambini piccoli che andavano a scuola.Non me la sono sentita». Ora Romina si è presa una piccola rivincita. Dopo trent’anni dalla sua ultima apparizione sul grande schermo (se si esclude il cameo in Go go talesdi Abel Ferrara, nel 2008), la Power torna da protagonista in un film “scomodo", Il segreto, ora al cinema, cheracconta l’eccidio di Codevigo, un paese in provincia di Padova, in cui nel 1945 morirono centinaia di persone tra militari fascisti e civili (136 furono i cadaveri identificati, ma si pensache i morti siano molti di più), uccisi dai partigiani della Brigata Garibaldi, guidata da Arrigo Boldrini. La Powerinterpreta Italia, una donna che torna a 70 anni nel paese dove non aveva più messo piede dai tempi della stragee affronta i fantasmi del passato. «Ho amato questa storia fin dal primo momento, per la sua poesia», dice Romina.E scansa eventuali polemiche chiarendo: «Io sono apolitica. Ho vissuto questa storia e il suo personaggio dal punto di vista umano. La verità prima o poi viene sempre a galla, in Italia come negli Stati Uniti, come dimostrail caso Wikileaks».
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