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lunedì 10 novembre 2014

FICARRA E PICONE: STAVOLTA SIAMO DISPOSTI PROPRIO A TUTTO

La notizia è che Ficarra & Picone, nella vita reale, sono esattamente come li vedete in tv. Il primo estroso, nervoso e quasi ambizioso. Il secondo olimpicamente calmo, gentile e un po’ svagato. E anche freddoloso: avvolto nel cappotto, continua a lamentarsi dell’aria condizionata dell’hotel di Milano dove li incontriamo, mentre Salvo sta benissimo in maglietta.


Intervista
Ficarra & Picone: avete un film in arrivo(il quinto!) e poi vedremo a <<Zelig>> e <<Striscia >>… ma voi due non eravate quelli <<nati stanchi?>>
Picone: Forse il segreto sta proprio nel fare le cose “Stancamente”: piano per bene, una alla volta.
Il film <<Andiamo a quel paese>> ha chiuso tra gli applausi il festival di Roma. Eppure all’inizio c’era chi storceva il naso…
Picone:   Si, dicevano che una commedia popolare era fuori posto a un festival. Prima ancora di vederla!.
Ficarra: E’ bastato l’annuncio, come le convocazioni della nazionale: “Ma come, gioca Immobile invece di Cassano? Ma come si faa…”. Dico i, almeno il direttore Muller ci aveva visto giocare. Aveva visto il film.
E com’è questo film?
Ficarra: Ah non lo so, non l’ho ancora visto…(Picone lo strattona). Una commedia gentile, molto comica, un po’ amarognola, che ci è stata ispirata da fatti veri. Perché in Sicilia, paradossalmente, le pensioni dei vecchietti sono un ammortizzare sociale anche per i nipoti disoccupati. Così nel film arriviamo a una soluzione estrema: Valentino dovrà sposare l’anziana zia Lucia!.
Visto che firmate anche la regia, mi dite come vi siete diretti l’un l’altro.
Ficarra: Valentino è un attore dalle straordinarie capacità comiche, di cui io solo conosco il segreto. Nel senso che gli altri pensano che reciti, mentre io so che è proprio scemo. L’unico problema è che è secchione, studia il copione e con lui è sempre “buona la prima”. E questo mi costringe a fare lo    stesso. Una rabbia…
Picone: Quello che la gente non sa di Salvo  è che in realtà viene da Bergamo Bassa, e solo il suo maniacale metodo alla De Niro gli ha permesso di apparire credibile come siciliano. E’ anche ritardatario, indisciplinato e rissoso. Io come regista lo sprono sempre a fare del suo peggio. Così è più comico.
Ma tra voi due, dite, la verità, chi è la <<Spalla>>?
Ficarra: Queste per noi sono categorie vecchie, superate. Oggi io faccio la clavicola e lui il menisco.
Vabbè cambiamo argomento. Il 13 novembre sarete a <<Zelig>> nell’insolita veste di presentatori con Ilary Blasi.

Ficarra: Come, non c’è più Bisio? Ecco perché all’improvviso c’erano tutti quei pettini nel camerino!.
Picone: In realtà andiamo ancora a fare gli ospiti. Solo che invece dei soliti cinque minuti ci prendiamo due ore.
E a Marzo vi aspetta <<Striscia>>
Picone: E già, Ricci ci dice sempre: “ voi portate la primavera”.
Ficarra: Peccato che poi ci metta i bastoni tra le ruote in diretta. Chessò, mi telefona e dice: “Dì’ a Valentino che è proprio uno stupido”.
Perché lo fa?
 Ficarra: Un po’ è una tecnica per farci dare il meglio. E un po’ è che lui è fatto proprio così:  è il classico spettatore che davanti alla tv si indigna e grida: “Ora telefono e gliene dico quattro”. Per fortuna è l’univo ad avere il numero diretto!.  

         

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