La notizia è che
Ficarra & Picone, nella vita reale, sono esattamente come li vedete in tv. Il
primo estroso, nervoso e quasi ambizioso. Il secondo olimpicamente calmo,
gentile e un po’ svagato. E anche freddoloso: avvolto nel cappotto, continua a
lamentarsi dell’aria condizionata dell’hotel di Milano dove li incontriamo,
mentre Salvo sta benissimo in maglietta.
Intervista
Ficarra & Picone:
avete un film in arrivo(il quinto!) e poi vedremo a <<Zelig>> e
<<Striscia >>… ma voi due non eravate quelli <<nati
stanchi?>>
Picone: Forse il segreto sta proprio nel
fare le cose “Stancamente”: piano per bene, una alla volta.
Il film <<Andiamo a quel paese>> ha chiuso
tra gli applausi il festival di Roma. Eppure all’inizio c’era chi storceva il
naso…
Picone: Si,
dicevano che una commedia popolare era fuori posto a un festival. Prima ancora
di vederla!.
Ficarra: E’ bastato l’annuncio, come le
convocazioni della nazionale: “Ma come, gioca Immobile invece di Cassano? Ma come
si faa…”. Dico i, almeno il direttore Muller ci aveva visto giocare. Aveva visto
il film.
E com’è questo film?
Ficarra: Ah non lo so, non l’ho ancora visto…(Picone
lo strattona). Una commedia gentile, molto comica, un po’ amarognola, che ci è
stata ispirata da fatti veri. Perché in Sicilia, paradossalmente, le pensioni
dei vecchietti sono un ammortizzare sociale anche per i nipoti disoccupati. Così
nel film arriviamo a una soluzione estrema: Valentino dovrà sposare l’anziana
zia Lucia!.
Visto che firmate anche la regia, mi dite come vi siete
diretti l’un l’altro.
Ficarra: Valentino è un attore dalle
straordinarie capacità comiche, di cui io solo conosco il segreto. Nel senso
che gli altri pensano che reciti, mentre io so che è proprio scemo. L’unico
problema è che è secchione, studia il copione e con lui è sempre “buona la
prima”. E questo mi costringe a fare lo stesso. Una rabbia…
Picone: Quello che la gente non sa di
Salvo è che in realtà viene da Bergamo Bassa,
e solo il suo maniacale metodo alla De Niro gli ha permesso di apparire credibile
come siciliano. E’ anche ritardatario, indisciplinato e rissoso. Io come
regista lo sprono sempre a fare del suo peggio. Così è più comico.
Ma tra voi due, dite, la verità, chi è la
<<Spalla>>?
Ficarra: Queste per noi sono categorie
vecchie, superate. Oggi io faccio la clavicola e lui il menisco.
Vabbè cambiamo argomento. Il 13 novembre sarete a
<<Zelig>> nell’insolita veste di presentatori con Ilary Blasi.
Ficarra: Come, non c’è più Bisio? Ecco perché
all’improvviso c’erano tutti quei pettini nel camerino!.
Picone: In realtà andiamo ancora a fare gli
ospiti. Solo che invece dei soliti cinque minuti ci prendiamo due ore.
E a Marzo vi aspetta <<Striscia>>
Picone: E già, Ricci ci dice sempre: “ voi
portate la primavera”.
Ficarra: Peccato che poi ci metta i bastoni
tra le ruote in diretta. Chessò, mi telefona e dice: “Dì’ a Valentino che è
proprio uno stupido”.
Perché lo fa?
Ficarra: Un po’ è una tecnica per farci dare il meglio. E un po’
è che lui è fatto proprio così: è il
classico spettatore che davanti alla tv si indigna e grida: “Ora telefono e
gliene dico quattro”. Per fortuna è l’univo ad avere il numero diretto!.
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