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martedì 18 novembre 2014

GIULIA INNOCENZI: ANCHE AL MERCATO VEDO LA FORZA DEGLI ITALIANI

Tasse, problemi economici, partiti che litigano: i talk ce lo raccontano ogni giorno. Giulia Innocenzi, però, cerca di farlo dando voce ai giovani. E dopo i buoni ascolti della scorsa stagione, dal 13 novembre e tornata su La7 con il suo «Announo», sei puntate in prima serata.


Intervista
Domanda. In queste foto la vediamo al mercato Trionfale di Roma.
Risposta. «Che è poi proprio dietro casa mia! Spesso il sabato mattina ci vado a fare la spesa».
Domanda. Che Italia vede passeggiando tra le bancarelle?
Risposta. «Stiamo faticando sempre più, mentre l’economia si muove sempre meno. Però c’è voglia di non mollare, fortunatamente non abbiamo ancora perso la speranza. E proprio in questa seconda stagione di “Announo” cercheremo
di mostrarvelo».
Domanda. Cosa state preparando?
Risposta. «La formula è la stessa della primavera scorsa. In studio con me ci saranno 20 giovani sotto i
35 anni che ogni settimana si confronteranno sul tema del giorno con l’ospite di turno: un personaggio della politica, dell’economia o della società. La novità è che utilizzeremo alcuni dei nostri
ragazzi anche come inviati».
Domanda. E ci saranno anche gli ospiti
fissi?
Risposta. «Ritorna Michele Santoro, che apre il programma con la sua anteprima, così come Vauro. Marco Travaglio, invece, lascia il ruolo di editorialista e diventa ospite speciale di una puntata».
Domanda. Una volta lei ha detto che per incidere sulla vita delle persone è più utile fare bene il giornalista che non il politico.


Risposta. «E lo penso ancora. Stando dalla parte dei cittadini e dando voce alle loro battaglie riesco ad aiutarli più di quanto farei come esponente di un partito».
Domanda. Il suo fidanzato, Pif, ha diretto l’acclamato film «La mafia uccide solo d’estate».

Risposta. «Sicuramente ha vinto la sua sfida e sono molto orgogliosa di quello che ha fatto. Ogni volta
che lo accompagno a ritirare un premio è sempre un’emozione grandissima».

Domanda. Ma vi capita mai di confrontarvi
su temi e scaletta?

Risposta. «In realtà cerchiamo di non parlare di lavoro. Quando torni a casa devi fare altro, altrimenti finisci per non essere una persona equilibrata. E poi, diciamocelo, meglio rilassarsi che parlare di mafia o politica!».

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