Urlo dalla regia: <<Liberiamo il
palco! Tre, due, uno: Sigla!>>. Sono da poco passate le cinque del
pomeriggio, ancora qualche ora è il pubblico comincerà a riempire i 1.700 posti
sotto il tendone dove si registra <<Zelig>>. Sul palco i
conduttori, per l’occasione sono Gianni Morandi e Geppi Cucciari: maglia e
pantaloni neri lui, felpa grigia e pantacollant lei. Provano la sigla con il
corpo di ballo.<<Ferma!>> grida Morandi impietrito. <<Mi è
venuto il colpo della strega>>. Attimo di panico. <<Sto scherzando>>
dice subito. E ride. Ridono tutti. I ballerini sul palco, gli autori sotto il
palco, il regista che va su è giù dalla cabina regia, i comici sparsi in platea
in attesa di provare il proprio numero, i tecnici dietro le quinte. Gente che
ride. Da 18 anni tutti sotto la stessa sigla di cinque lettere:
<<Zelig>>. E da sempre tutti insieme: nei camerini collettivi,
nella sala relax con tanto di biliardino, in mensa, nei corridoi, dietro il
palco. Seguiteci: nel mondo di <<Zelig>>.
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