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giovedì 27 novembre 2014

Renzo Arbore Mi ci vedete a fare il dentista?


Nessuno lo sa » mi dice Renzo Arbore «ma faccio ancora il dj. In camera mia, di là, preparo compilation di canzoni da sentire in macchina. Mescolo Fats Domino, Diana Krall, Willie Nelson e,
ovviamente, Elvis». Siamo a casa Arbore, tra
collezioni di vinili e pile di cappelli. L’inventore di«Quelli della notte» ricarica le batterie in attesa di una nuova tournée con l’Orchestra Italiana, e intanto gongola per l’ultimo colpaccio discografico, un auto-omaggio di delizie live e chicche dimenticate, intitolato «… e pensare che dovevo fare
il dentista…». «Perché papà avrebbe voluto cheuno dei suoi figli ereditasse il suo ambulatorio» spiega. «Era il miglior dentista di Foggia, usava le canzoni e le barzellette per intrattenere i clienti e quando partiva la risata arrivava l’estrazione. A lui devo la passione per la musica. E il fatto di nonavere paura del dentista...». Del disco nuovo è naturalmente orgoglioso. «Abbiamo voluto celebrare una serie di successi e di soddisfazioni».
C’è la versione di «O paese d’’o sole» eseguita nel 1993 al Radio City Music Hall di New York davanti a Woody Allen e Anthony Quinn («Un concerto memorabile, che fece partire la riscoperta della canzone napoletana classica»), ma anche un duetto jazz con Lucio Dalla nella trasmissione «Doc», un’incisione nuova di zecca di «Ammore scumbinato» («Canzoncina a cui tengo moltissimo e che avevo in testa da anni»), e addirittura Ray Charles che canta «’O sole mio» con l’OrchestraItaliana nel ’94. L’ipotesi di un album di pezzi inediti non è invece contemplata, almeno per il momento: «La passione per le cose nuove ce l’avrei, ma alla mia età la missione è recuperare belle canzoni che rischiano di essere dimenticate, pezzi sfortunati magari nati al tempo dei 78 giri, ma che sono fondamentali e non vanno persi». Di televisione Arbore ne vede sempre tanta: «Spesso però quella di oggi è una tv usa e getta, basata sull’attualità, con interviste e imitazioni: dopo 10 giorni non si può più replicare. Il mio slogan ai tempi di “L’altra domenica” era: “Occorre razzolare nell’inconsueto”. Improvvisando il più possibile. L’ho fatto con Bracardi, Marenco, Boncompagni, Benigni, Troisi. A “Indietro tutta!” Frassica è stato straordinario,abbiamo improvvisato per 65 puntate. Ma quellarazza lì si sta estinguendo, lo dico brutalmente. Di veri improvvisatori oggi c’è quasi solamente Fiorello». Insomma, per il momento niente televisione. «Oggi sperimento sul Web, senzagrande pubblicità. Ripesco cose della tv e del cinemache i ragazzi non conoscono. E mi diverto a fare follie in streaming online come il “Live Show” andato in diretta lo scorso 21 ottobre dal salotto del piano di sopra», due ore di musica e improvvisazioni che hanno avuto 100 mila visualizzazioni.Il sito è renzoarborechannel. tv. Guardatelo, l’ultima rivoluzione di Renzo Arbore comincia da lì.

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