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giovedì 6 novembre 2014

Fabrizio Frizzi racconta a Sorrisi le sue nozze.


E’ la prima volta che racconto le mie nozze a un giornale.Ma non posso dire troppo sennò la mia 
fidanzata si arrabbia.


Fabrizio,Carlotta ora è sua moglie!
Oops,è vero!ancora mi sbaglio…ma qualche giorno fa sono passato in un negozio a ritirare per lei un paio di pantaloni.Ho detto che erano di mia moglie e mi ha fatto davvero effetto.

Ci parli del matrimonio.
Prima che nascesse  nostra figlia  Stella lo immaginavamo in un piccolo castello romantico in Toscana.Con l’arrivo della piccolaabbiamo cambiato idea e abbiamo deciso di fare una cerimonia semplice,più giusta per lei.Gli invitati erano circa 80,solo parenti e amici stretti;la chiesa si trova a 500 metri da casa e il ricevimento si è svolto in un bel parco a tre minuti di macchina.In sottofondo il cinguettio degli uccellini.Tutto tranquillo,semplice in modo da poter avere la bimba sempre con noi.E poi,meno male che la chiesa era vicina:a Carlotta non è partita la macchina.

Davvero!?
E’ scattato l’antifurto satellitare e l’auto si è bloccata.Immagini la scena:lei vestita di tutto punto,con lo zio alla guida,e una voce metallica che chiedeva:”parola d’ordine!”.Carlotta non la conosceva e cosi si è messa a spiegare alla”voce”che stava andando a sposarsi e che l’auto si doveva sbloccare.Evidentemente è stata convincente,perché alla fine è arrivata!che emozione,era bellissima…

Le ha fatto una sorpresa insomma.
E io ne ho atta una a lei.Ho scritto,come se fosse un copione,il libretto della messa.E le ho fatto trovare in chiesa una piccola orchestra di 5 archi e un’arpa.Il nostro matrimonio è stato cucito su misura per noi.E infatti abbiamo organizzato tutto io e Carlotta,senza l’aiuto di quei”wedding planner”che vanno di moda.

Avete scelto di non dare l’esclusiva fotografica a nessuno.Anche questo non è tanto di moda…
Volevamo fare una cosa normale;non c’erano ombrelli bianchi a nasconderci e i fotografi hanno ringraziato per questo.Alla fine della cerimonia abbiamo dato un saluto a tutti loro e basta.Poi ci sono le nostre foto personali,destinate alla famiglia.

Come sono venute?
E chi le ha viste?il fotografo non ce le ha ancora mostrate,Deve essere molto impegnato…Fa ridere ma è così.Mi sa che completeremo l’album sotto l’albero di Natale.

A proposito di impegni:sta per ricevere il timone di 
”L’eredità” da Carlo Conti,che d’ora in poi  si dedicherà solo a Sanremo.
“L’eredità”è un programma ricco di sfumature e bellissimo da fare.Sento una grande responsabilità:la prima volta,ad aprile,è andata bene ma non do mai nulla per scontato.Affronto questa nuova sfida con grinta e l’emozione  dell’esordio.Ci vuole concentrazione,bisogna essere in uno stato di forma psicofisica notevole.

E lei si sente in forma?
Fisicamente si,perché sposarmi mi ha aiutato:per entrare nel vestito del matrimonio ho dovuto perdere tre chili.Psicologicamente il giorno dopo la cerimonia c’è stato il crollo:mi sono sentito svuotato,mi è venuta pure la febbre.Ora per fortuna mi sono ripreso.

Cosa le ha detto Carlo?
Siamo un caso anomalo,una squadra sempre affiatata.Quando un pilota presta la sua macchina a un collega che a fare bene c’è sempre qualcuno che prova a mettere zizzania.Nel nostro caso non ci sono riusciti.Tra me e Carlo c’è una bella sintonia umana prima che professionale,che si basa su trasparenza e fiducia reciproca.Questa esperienza ha rafforzato ancora di più la nostra amicizia.Carlo non mi considera un pericolo ma una risorsa.E questo mi creda,non è comune.
  


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