
I capelli
scompigliati da pioggia improvvisa. Appena un filo di trucco. Scarpe basse,
jeans e giubbotto impermeabile militare. Guardi Loretta Goggi e ti sembra che
il tempo le sia scivolato addosso, come la pioggia su quel giubbotto. Gli
occhiali scuri, però, celano(ma solo in parte) la commozione che la coglie
quando parla della sua adorata mamma che da un mese non c’è più. E’ una ferita ancora fresca. Troppo per
riuscire a ricacciare indietro quelle lacrime. Ma lei ci prova. Il pubblico la
ama e la sente vicina anche per questo, perché è vera sempre. Sorseggia un
caffè al ginseng, ricorda, spiega, imita personaggi che entrano nel suo
racconto, da Pippo Baudo a Raffaella Carrà, da Pupo a Carlo Conti. Snocciola
anedoti irresistibili di una televisione che, purtroppo, non esiste più. Si
emoziona parlando del suo amato marito Gianni Brezza. <<Sono trascorsi
più di tre anni da quando se ne è andato ma in realtà camminiamo sempre
insieme. E’ come se io fossi Lorettagianni, scritto tutto attaccato>>.E’
riesce a sorridere. Finalmente. E’ tornata a essere una protagonista della
televisione italiana con due tra i programmi più visti di questo inizio
stagione: la fiction di Raiuno <<Un’altra vita>>, da poco conclusa
con ascolti record, e <<Tale e quale show>>, il varietà di successo
condotto da Carlo Conti.
<<Speriamo che il pubblico non si stufi di vedermi così spesso in
tv, perché lavorare mi dà stimoli e mi fa sentire viva>>.
Loretta,
il pubblico la adora. Dopo tanti anni è tornata con una fiction in tv ed è
stato subito un success
Dopo un’eternità, direi. E’ stata un’esperienza
bellissima, in sei mesi sul set mi sono riavvicinata alla professione di
attrice. Abbiamo da poco fatto una festa per celebrare gli ottimi risultati e c’eravamo
proprio tutti. E’ stato come ritrovarsi in un matrimonio di un parente. Mi sono
sentita davvero in famiglia.
Visto
il successo, già si parla di una seconda serie di <<Un’altra vita>>. Le
piacerebbe interpretare ancora il personaggio di Elvira?
Beh,
grazie al trucco e alle luci, sarebbe la prima volta che interpreterei una
bisnonna. Sarebbe divertente.
Sembra
divertirsi molto anche nel ruolo di giurata di Carlo Conti.
E’ vero. Christian De Sica è la
goliardia pura, con Claudio Lippi è una risata continua. Siamo una giuria
particolare. Andiamo a cena insieme, ma quando è il momento di giudicare lo
facciamo con cura e attenzione.
E la
Loretta scrittrice? Il suo primo libro, <<Io nascerò>>, uscito un
anno fa, è andato benissimo…
Un successo che mi sorprende. Diverse
case editrici mi hanno proposto di scrivere un secondo libro perché hanno
trovato il mio stile semplice, diretto e non banale. Una soddisfazione.
Lo scriverà?
Ci proverò . Sarà un viaggio nel
mondo interiore delle donne di oggi. Ma mi sono presa del tempo. Dovrò fare delle
ricerche e documentarmi per bene. Sarà una sfida molto stimolante.
Per una
persona autocritica come lei lo sarà ancora di più.
E’ vero. Non mi riguardo mai in tv. Quando
mi vedo in onda, mi volto dall’altra parte come i vigliacchi di razza. Pensi
che ancora adesso dopo 30 anni quando riascolto “Maledetta Primavera” mi
rimprovero per alcuni respiri presi nei punti sbagliati.
Ma è
stato un successo planetario!
Eppure io riparto sempre da zero. Ho quel
tremore interiore che mi accompagna quando affronto una nuova avventura. Mai
pensare di essere arrivati: quando lo pensi sei morta e non lo sai.
Nel 1986
è stata la prima donna a presentare Sanremo.
Presentavo, avevo dei monologhi
brillanti e cantavo pure la sigla di apertura. Il mio Gianni non voleva che
leggessi il “gobbo”, dovevo andare a braccio, quindi partecipavo alle riunioni
con gli autori fino a tardi. Andavo a dormire alle 4 di mattina, mi svegliavo
alle 8 e fino a mezzogiorno imparavo tutto a memoria. Poi il pomeriggio seguivo
le prove dei cantanti e degli ospiti. Tanta fatica, ma ascolti straordinari.
Un consiglio
al suo amico Carlo Conti per il Festival?
Impossibile darne. Sanremo deve
rispecchiare la personalità del suo conduttore e del direttore artistico. L’unica
cosa che gli ho detto è:”Sarai nell’occhio del ciclone, preparati. Carlo è
rigoroso e mi ha risposto che basta fare bene e in coscienza. E che il resto
sono solo chiacchiere.
Tornerebbe
su quel palco?
Certo, è naturale per chi fa il
nostro mestiere. L’Ariston è l’Ariston.
Eppure
quando le proposero il bis lei rifiutò.
E’ vero. Pensai: “Ho fatto un buon
Festival, gli ascolti sono andati bene, meglio non strafare”. Esattamente il
contrario di quello che si pensa oggi.
E adesso
quali sono i suoi progetti?
Ho delle proposte per alcune fiction,
le devo valutare. E poi mi piacerebbe tornare a teatro con il mio spettacolo ”Gipsy”.
In teatro posso permettermi di mostrarmi come sono davvero, anche con le mie
rughe. Voglio camminare sottobraccio al tempo che passa, non arrancare dietro
lui. E poi a Natale dovrebbe uscire un disco con mia sorella Daniela. Un remix
dei nostri successi in versione dance.
Ha in
cantiere per noi qualche altra sorpresa?
A me sembra abbastanza, no? In fondo
in una cosa non sono mai cambiata con il tempo: tutta ?sta smania di ammazzarmi
di lavoro proprio non ce l’ho!.
Nessun commento:
Posta un commento